“Ad ogni donna”
Mia dolce Porzia, vermiglie labbra
ornano il pallido tuo viso, ondate
rosse incorniciano il tuo lucore,
ne riflettono la luce i tuoi
smeraldini sguardi. Bianca pelle
di neve dicembrina, soffice manto
del tuo splendido essere,
muoverle carezze è saggiare
ambrosia in tempo di pace,
è morire d’autunno. Venere ed
Erinne, gioia e furia, cauta ed
audace, guidi il mio avanzare,
mi accechi nel mio vagabondare,
spegni in me ogni sciocco disprezzare,
animi il mio fuoco d’amore.
Averti non è possederti,
stringerti non è trattenerti.
Io, fedele prostrato alla tua saggia
icona, tu, devota piena di fede,
mia dolce Therese.
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