Chi mi ha rubato la notte?
L'estate? Il lavoro? l'amore?
non so più ritrovarmi
senza la sua presenza,
lei che tra le ventidue
e le ventitré mi dava
perdita agrodolce,
tra le serrate d'umanità
e gli scioperi del capitale,
lei che mi parlava di
Istanbul e primavere
arabe, della Siria
e dell'amore per terre
in preda al fervore,
desiderose di fraternità,
chi mi rende vittima
dell'indifferenza moderna?
Chi mi ha rubato la notte?
chi mi ha privato dell'umanità?
chi ha preteso la mia serenità
in cambio di un rendita
che vale meno di quello che dà?
Nessun commento:
Posta un commento