lunedì 21 gennaio 2013

"Riverbero avversativo"


”Riverbero avversativo”

Perdere nell'abbraccio
la consistenza umana,
diventare puro calore,
niente incandescente,
tutto nient’altro che luce
e aurore siderali a cornice.

Smarrito il senso dell’ ”io”
naturale, non più frammento,
ma intero, completo,
unica sostanza.

E poi il distacco, non freddo,
ma portatore di conseguenti
e nuove prospettive mirabili,
due, affacciate su infiniti altri,
dischiuse come le corone di
quelli che sempre attendono
la pioggia solare
per rinvigorire e tornare.

"Cesare e Lucrezia"

"Cesare e Lucrezia"


Tra petali di gelsomino
sette demoni danzano,
tre per le sorti senza ritorno
due per i visi di Giano
uno per il cuore amaro,
e l’ultimo è già andato.

Tra rami di pioppo
sette angeli piangono,
quattro per gli elementi cardinali
due per il sogno e per il ricordo,
e l’ultimo è già partito.

Tra brani di luce
due anime si stringono,
una per combattere il timore
l’altra per abbracciare il coraggio,
entrambe sono infine
giunte.