domenica 15 aprile 2012

"Bla bla"

Gli vomitò addosso tutto ciò che di più dispregiativo gli venne in mente, non si risparmiò nella sua offensiva, colpì ogni singolo punto in cui sapeva avrebbe fatto più male, voleva lasciare evidenti segni della sua aggressività, aveva la necessità di restituire tutto il dolore raccolto nel corso della sua giovane vita, non era importante che la sua vittima non avesse alcun ruolo nel suo percorso di disperazione, così come casualmente si era sentito lui per primo bersaglio di un destino troppo crudele a sua volta doveva trasformarsi in quella stessa forza aleatoria e meschina da cui si era sentito colpito.
L’attacco è la migliore difesa si dice, ma tutto questo restituire cose che non si desideravano non fa che rinnovare questo assurdo circolo di pugnalate al cuore, non riesco a trovare una minima traccia di sensatezza in tutto ciò, è certo che chi cerca di evitare questa sciocca imposizione si ritrova ad essere più facilmente bersaglio e a torto, non è facile intestardirsi nel non essere opportunista ed egoista come qualcuno o qualcosa ha deciso si debba essere ma a primo impatto sembra essere l’unico modo per resistere veramente, per non perdere quello che di più autentico si possiede di sé, chi si sente vittima e trova in questo ogni giustificazione al proprio agire perché si sente incompreso od incomprensibile si condanna automaticamente ad essere boia di sé stesso, non c’è tiranno peggiore di quello che ritrova nella propria sofferenza il giusto metro di giustizia per tutto.

Nessun commento:

Posta un commento